MINISTERO DELL'ISTRUZIONE DELL'UNIVERSITÀ E DELLA RICERCA
Dipartimento per la formazione superiore e per la ricerca
Direzione Generale per il coordinamento, la promozione e la valorizzazione della Ricerca

BANDO "AIM" (ATTRACTION AND INTERNATIONAL MOBILITY)




CODICE PROPOSTA: AIM1874835 - PROPOSTA PRESENTATA IL 28-05-2018 17:07


1. Università (dati relativi al soggetto giuridico proponente)

Denominazione Rappresentante legale Indirizzo sede legale Sito web E-mail Telefono
Università degli Studi di FOGGIA Lorenzo LO MUZIO Via Gramsci, 89/91 71122 FOGGIA http://www.unifg.it rettorato@unifg.it 338446-338448


2. Centro di spesa
Denominazione del Centro di spesa Referente Indirizzo sede operativa E-mail Telefono
SCIENZE AGRARIE, DEGLI ALIMENTI E DELL'AMBIENTE SEVI Agostino agostino.sevi@unifg.it


Numero attività di ricerca

2

3 - Programma di attività

Attività

Attività N. 1


4. Area di specializzazione prevalente tra quelle relative alla SNSI
Agrifood


5. Sintetica descrizione dello stato dell’arte e delle collaborazioni eventualmente già in essere
Gli effetti dei cambiamenti climatici nel corso dei prossimi anni, con un aumento stimato di +2-3°C, avranno un importante impatto sulle produzioni agroalimentari. In tale scenario i cereali subiranno marcate riduzioni delle produzioni, stimate fino al 10% per ogni grado di aumento di temperatura nei prossimi 30 anni (IPCC) in particolare nei Paesi del sud Europa. Un importante contributo all’emissione di gas serra (GHG) è dato dall’agricoltura. Una corretta gestione della fertilizzazione potrebbe avere un impatto sulla riduzione delle emissioni in GHG; tuttavia, la crescente richiesta di alimenti pone in luce la necessità di incrementare le rese, garantendo la qualità e la sicurezza delle produzioni. Effetti dei cambiamenti climatici sono previsti anche sull’entità e la distribuzione precipitazioni, con possibili periodi di deficit idrico prolungati (Asseng et al. Nat Clim Change 2017;5:143-7). Il frumento duro rappresenta la principale coltura del bacino del Mediterraneo (60% della produzione mondiale), con l’Italia primo produttore (IGC) e la regione Puglia prima regione in Italia. La variabilità ambientale può avere un grande impatto sulla quantità e sulla qualità delle produzioni cerealicole (Toscano et al. Agric For Metereol 2015;204:67-78). In questo scenario l’uso sostenibile e razionale delle risorse (genetiche, idriche, nutrienti, etc.) risulta un obiettivo essenziale al fine di ridurre l’impronta ecologica. Presso il Dipartimento SAFE (SSD AGR/02 Agronomia e Coltivazioni Erbacee) sono stati condotti diversi studi relativi all’effetto delle alte temperature (Pompa et al. J Agric Food Chem 2013;61:2606–17) e del deficit idrico (Flagella et al. Eur J Agron 2010;33:197–207; Giuliani et al. J Agric Food Chem 2015;63:6501–12) sulla composizione delle proteine del glutine. È stata anche indagata l’interazione delle strategie agronomiche con gli stress ambientali in relazione all’efficienza d’uso delle risorse (azoto) ed alla qualità tecnologica (Giuliani et al. Agron J 2011;103:1668–75). Di recente è stato investigato l’effetto del miglioramento genetico italiano condotto nel 20° secolo su qualità e composizione delle proteine del glutine in relazione agli aspetti tecnologici e salutistici (De Santis et al. Eur J Agron 2017;87:19–29). Un approfondimento ulteriore è stato riservato all’influenza del miglioramento genetico sulla composizione in fibre alimentari (De Santis et al. Food Chem 2018;244:304–310).
Elenco delle collaborazioni in essere:
• Rothamsted Research Centre, UK – (P. Shewry): Caratterizzazione di genotipi di frumento duro per la composizione in fibra alimentare; (S. Heuer): studio sull’effetto del microbiota sull’efficienza d’uso delle risorse in frumento;
• Consiglio per la Ricerca in agricoltura e l'analisi dell'Economia Agraria, Centro di Ricerca Cerealicoltura e Colture Industriali (CREA-CI);
• Università della Tuscia (S. Masci): valutazione dell’effetto del deficit idrico sulla composizione delle proteine metaboliche e di riserva di frumento duro mediante approccio proteomico;
• Università di Catania (S. Foti, V. Cunsolo): caratterizzazione proteomica di genotipi vecchi e nuovi di frumento duro coltivati in ambiente mediterraneo;
• Università di Teramo: studio dell’effetto di biofertilizzanti sulla qualità del glutine del frumento duro;
• Rete Wheat Initiative (http://www.wheatinitiative.org/): Expert Working Group (EWG) Adaptation of wheat abiotic stress; EWG Durum wheat genomics and breeding; EWG Improving wheat quality for processing and health; EWG Nutrient use efficiency;
• Fondazione Maria Grazia Barone onlus: collaborazione per il miglioramento della qualità di cereali e leguminose;
• DARE Puglia: partenariato pubblico-privato;
• Cooperativa CorSUD srl;
• Molino De Vita.


6. Descrizione delle attività previste
Limitati sono gli studi sull’influenza dei cambiamenti climatici sulla qualità della produzione cerealicola, in particolare nelle regioni del Mediterraneo. L’obiettivo del programma di attività 1 (PA1) prevede la valutazione dell’impatto di strategie agronomiche sostenibili applicate a sistemi cerealicoli mediterranei sulla qualità tecnologica, nutrizionale e salutistica del prodotto mediante un approccio di smart farming. L’innovazione che si propone è l’integrazione della fenotipizzazione in pieno campo con sistemi digitali scelti in base alla scala d’impiego (telerilevamento) per l’acquisizione di indici fisiologici e vegetativi, al fine di individuare il reale fabbisogno nutrizionale della coltura per una produzione sostenibile di qualità, nell’ottica degli obiettivi FAO di climate smart agricolture (CSA). Al fine di valorizzare colture secondarie tradizionalmente utilizzate in avvicendamento al frumento negli areali Mediterranei, verranno caratterizzate matrici di cereali minori (avena ed orzo) per la composizione in polisaccaridi non amidacei (β-glucani) in relazione al potenziale prebiotico e matrici di specie leguminose (cece, lenticchia) per il profilo nutrizionale in termini di composizione aminoacidica, proteica e in fibre. Tali matrici saranno anche oggetto di studio, con approccio biotecnologico, all'interno del programma di attività 2 (PA2).
• Problematica progettuale affrontata: miglioramento della sostenibilità ambientale di sistemi cerealicoli mediterranei nell’ottica dei cambiamenti climatici. Proposta sperimentale: impiego del digital farming in sistemi colturali sostenibili su frumento duro utilizzando idonee strategie di fertilizzazione azotata per la riduzione delle emissioni in gas serra. L’itinerario sperimentale si declina nelle seguenti attività:
- prove di campo di frumento duro in ambiente mediterraneo in avvicendamento con specie leguminose (cece, lenticchia) e/o con cereali minori (avena, orzo);
- determinazione di indici vegetativi (Normalized Difference Vegetation Index – NDVI; contentuto in clorofilla fogliare) mediante rilievi non distruttivi (telerilevamento – smart digital farming);
- utilizzo di strategie di fertilizzazione azotata con impiego di concimi speciali (biostimolanti, a lento rilascio, con inibitori della nitrificazione) e zolfo per il miglioramento della qualità tecnologica (Ercoli et al. Eur J Agron 2011;35:63-70) allo scopo di ottimizzare gli apporti di azoto in funzione del fabbisogno colturale e dello stato vegetativo;
- determinazione dell’efficienza d’uso dell’azoto per resa e proteine (NUEY e NUEP, Giuliani et al. Agron J 2011;103:1487–94).

• Problematica progettuale affrontata: miglioramento della qualità tecnologica del frumento in ambiente mediterraneo. Proposta sperimentale: valutazione di genotipi in relazione alla forza del glutine; utilizzo di strategie di fertilizzazione calibrate per un’ottimale composizione in proteine di riserva (glutenine e gliadine); individuazione di possibili interazioni favorevoli tra fattori genetici, ambientali ed agronomici (genotype x environment x management GxExM) in relazione alla composizione delle proteine di riserva ed alle caratteristiche del glutine. L’itinerario sperimentale si declina nelle attività che seguono:
- determinazione dei principali parametri qualitativi: peso ettolitrico (TW), contenuto proteico (GPC), indice di glutine (GI), indice di giallo (YI), (International Association for Cereal Science and Technology, ICC Standards methods);
- caratterizzazione delle proteine di riserva di genotipi di frumento duro mediante SDS-PAGE mono e bidimensionale (2DE) e valutazione dell’espressione di glutenine ad alto valore tecnologico HMW-GS e LMW-GS (De Santis et al. Eur J Agron 2017;87:19–29).

• Problematica progettuale affrontata: valorizzazione della qualità salutistica e nutrizionale di colture in avvicendamento al frumento duro in ambiente mediterraneo. Proposta sperimentale: utilizzo di specie e genotipi di cereali e leguminose caratterizzati da un elevato contenuto in composti ad alto valore salutistico e nutrizionale; individuazione di possibili interazioni favorevoli tra fattori genetici, ambientali ed agronomici (genotype x environment x management GxExM) in relazione al contenuto ed alla composizione in polisaccaridi non amidacei (non starch polysaccharides NSP) e composti bioattivi. L’itinerario sperimentale si declina nelle attività che seguono:
- valutazione del contenuto in fibra alimentare in campioni di frumento, avena, orzo, cece, lenticchia;
- valutazione della composizione in arabinoxilani e β-glucani su campioni di cereali (frumento duro, avena, orzo) e della viscosità degli estratti di fibra solubile (De Santis et al. Food Chem 2018;244:304–10) per lo studio del potenziale prebiotico sulle migliori matrici;
- determinazione del profilo in aminoacidi di campioni di cereali (frumento duro) e leguminose (cece, lenticchia) (Rombouts et al. J Chromatogr A 2009;1216:5557–62)
- determinazione del profilo elettroforetico di campioni di leguminose mediante SDS-PAGE (ceci, lenticchie)
- valutazione del contenuto in peptidi immunostimolanti mediante saggi immunoenzimatici ELISA con anticorpi monoclonali (es. G12, Romer Labs, Inc.)
- valutazione dell’attività antiossidante di matrici alimentari da cereali e leguminose ottenute mediante agricoltura sostenibile.
Per la realizzazione delle attività previste dal progetto si richiede n. 1 unità di RTD di tipo A (linea 1 mobilità) con un profilo idoneo alla realizzazione delle attività pianificate. In particolare è richiesta una competenza agronomica con esperienza nello studio degli effetti dei principali fattori in grado di influenzare la qualità tecnologica, salutistica e nutrizionale del frumento duro in ambiente mediterraneo, con particolare riferimento alla composizione del glutine e delle fibre alimentari. Il progetto permetterà di potenziare collaborazioni già esistenti con enti di ricerca nazionali ed esteri su caratterizzazione qualitativa di matrici di frumento e strategie agronomiche sostenibili. I risultati di questa sperimentazione potranno essere inoltre trasferiti sul territorio agli attori della filiera cerealicola. Il ricercatore potrà utilizzare i laboratori e le strutture a disposizione del Centro di spesa (https://www.agraria.unifg.it/it/dipartimento/informazioni-generali/laboratori-di-ricerca), autorizzato dalla Commissione Europea all’utilizzo del logo 'HR Excellence in Research', che include una elevata dotazione infrastrutturale e recentemente potenziata nel quadro del progetto PON Pl.a.s.s. (http://ponplass.it/), nonché numerose strumentazioni di ricerca raccolte in core facilities dedicate (https://www.unifg.it/node/11201). Potrà inoltre svolgere i periodi di soggiorno all’estero previsti nell’ambito delle collaborazioni da realizzare con altre istituzioni di ricerca straniere caratterizzate da expertise nell’ambito della tematica progettuale.


7. Aspetti di coerenza della richiesta con l’area di specializzazione prevalente
Il programma di attività 1 si propone di collocarsi all’interno dell’area di specializzazione Agrifood rispondendo alle esigenze delle traiettorie tecnologiche (TT) di sviluppo a priorità nazionale 5.5.3 “Salute, alimentazione, qualità della vita: Traiettorie tecnologiche di sviluppo a priorità nazionale” della Strategia Nazionale di Specializzazione Intelligente (SNSI). In particolare, nell’ambito del PA1 saranno sviluppate le seguenti attività sperimentali:
• individuazione di strategie agronomiche per la riduzione degli input di fertilizzazione azotata, nell’ottica della riduzione delle emissioni di gas serra per la mitigazione dei cambiamenti climatici; utilizzo di tecniche di telerilevamento (digital farming) per la valutazione dei principali indici vegetativi con l’integrazione di determinazioni dei più importanti parametri qualitativi per sviluppare il know-how necessario ad ottenere produzioni di qualità attraverso un uso sostenibile delle risorse (TT Sviluppo dell’agricoltura di precisione e l’agricoltura del futuro);
• ottimizzazione della qualità di produzioni cerealicole tipiche dell’ambiente mediterraneo in relazione agli effetti genetici agronomici ed ambientali; caratterizzazione in relazione a composti a valenza salutistica e nutrizionale per individuare formulati alimentari innovativi ad alto valore salutistico e nutrizionale, con possibili ripercussioni positive in termini salutistici per il consumatore ed economici per le filiere, attraverso la valorizzazione di specie vegetali alla base della dieta mediterranea (TT Sistemi e tecnologie per il packaging, la conservazione, la tracciabilità e la sicurezza e qualità delle produzioni alimentari; Nutraceutica, Nutrigenomica e Alimenti Funzionali).
L’attività sarà svolta nel rispetto degli obiettivi orizzontali di sviluppo sostenibile andando incontro alla riduzione delle emissioni di gas serra, di uguaglianza e non discriminazione e di parità di genere.


8. Dotazione aggiuntiva di ricercatori a tempo determinato di linea 1 (Mobilità dei ricercatori)

1


8a - Tabella dei costi per i ricercatori di linea 1

N. mesi fuori sede Costo mesi fuori sede Costo mesi in sede Costo totale ricercatore linea 1
1. 7 5.405,46   € 4.805,46   € 177.196,56   €
TOTALE 177.196,56   €


9a – Dotazione aggiuntiva di ricercatori a tempo determinato di linea 2.1 "Attrazione dei ricercatori"

0


9b- Tabella dei costi per i ricercatori di linea 2.1
N. ricercatori Costo mensile Totale
0 5,405.46    € 0    €


9c – Dotazione aggiuntiva di ricercatori a tempo determinato di linea 2.2 "Attrazione dei ricercatori"

0


9d- Tabella dei costi per i ricercatori di linea 2.2
N. ricercatori Costo mensile Totale
0 5.405,46  € 0  €


10. Costo complessivo dell'attività di ricerca
Costo totale linea 1 177.196,56   €
Costo totale linea 2.1 0   €
Costo totale linea 2.2 0   €
TOTALE 177.196,56   €


Attività N. 2

4. Area di specializzazione prevalente tra quelle relative alla SNSI
Agrifood


5. Sintetica descrizione dello stato dell’arte e delle collaborazioni eventualmente già in essere
La produzione di cereali e dei loro derivati rappresenta una filiera cardine sotto il profilo ambientale, economico-produttivo e salutistico-nutrizionale in numerose regioni del Mediterraneo. La riduzione dell'impronta ecologica e l'aumento del valore aggiunto associati a tali sistemi produttivi rappresentano sfide rilevanti per aumentare la competitività economica e sociale delle regioni. Rispondere a queste problematiche transdisciplinari è un obiettivo complesso che necessita una visione ecosistemica rispetto ai possibili percorsi di innovazione. Il presente progetto operativo propone un approccio integrato di azioni di ricerca funzionali a maturare soluzioni sostenibili e innovative. Tali attività interverranno nella filiera proponendo soluzioni afferenti ai settori della qualità e sostenibilità delle produzioni cerealicole (programma di attività 1 – PA1) e delle biotecnologie alimentari (programma di attività 2 – PA2).
Relativamente al PA2, il gruppo di Microbiologia del D.to SAFE dell’Università di Foggia ha maturato esperienza nell’ambito dell’utilizzo di batteri lattici produttori di vitamine del gruppo B per applicazioni nel settore degli alimenti funzionali di base cerealicola (Capozzi et al. Appl Microbiol Biotechnol 2014;96:1383-94), ed in particolare per la bio-fortificazione in situ di riboflavina durante i processi fermentativi (Russo et al. Appl Microbiol Biotechnol 2014;98:3691-700). Ceppi di batteri lattici sono stati valutati per il loro potenziale probiotico mediante approcci in vitro (Bove et al. Microbiol Res 2013;168:351-9) ed in vivo (Russo et al. Appl Microbiol Biotechnol 2015;99:3479-90) e proposti per la formulazione di alimenti funzionali a base di avena (Russo et al. LWT Food Sci Technol 2016;68:288-94). Inoltre il potenziale prebiotico di β-glucani di orzo è stato esplorato (Arena et al. Int J Mol Sci 2014;15:3025-39), ed è stato suggerito un effetto sinergico β-glucani/probiotico nel migliorare l’attività antiinfiammatoria (Arena et al. J Funct Foods 2016;23:12-23). Inoltre, ceppi di batteri lattici sono stati caratterizzati per la loro attività antifungina in prodotti fermentati a base di avena (Russo et al. Int J food Microbiol 2017;247:48-54) e pane (Russo et al. Foods 2017;6: 110) e proposti come colture bioprotettive per aumentare la shelf life e la sicurezza degli alimenti. Le esperienze di ricerca e sviluppo del team AGR/16 corroborano la solidità del gruppo nel sostenere e sviluppare l’attività proposta.
Le numerose pubblicazioni e progettualità con centri di ricerca/Università e partner industriali nazionali e internazionali del team AGR/16 testimoniano le potenzialità di avvio e di sviluppo di collaborazioni nuove e in essere.
Di particolare interesse, in funzione delle tematiche progettuali, sono le collaborazioni in atto relative a:
- utilizzo di batteri lattici nella produzione di alimenti funzionali:
Italia: L. Cattivelli CREA; F. Biasioli Fondazione Edmund Mach; S. Torriani Univ. di Verona
Spagna: P López Centro de Investigaciones Biológicas; M Dueñas Univ. dei Paesi Baschi; R Aznar Univ. di Valencia; M Alvarez e P Ruas-Madiedo Instituto de Productos Lácteos de Asturias
Francia: J Guzzo Univ. di Dijon; D Dridier Univ. di Lille
Olanda: M Kleerebezem Univ. di Wageningen e NiZO Food Research
Grecia: E Tsakalidou e S Paramithios Agricultural Univ. di Atene
Irlanda: D van Sideren Univ. di Cork
Belgio: P Hols Univ. di Louvain
Argentina: JG LeBlanc CERELA-CONICET
Corea del Sud: W Lee Seoul National University
Svezia: Glucanova AB; A. Rascón Univ. di Lund
- caratterizzazione di starter microbici e controllo di microrganismi alteranti e/o produttori di ammine biogene:
Italia: F. Grieco ISPA-CNR
Francia: P Lucas e M Bely Univ. di Bordeaux; H Alexander Univ. di Dijon
Sud Africa: M Du Toit Univ. di Stellenbosh
Cina: D Wang China National Research Institute of Food and Fermentation Industries
Canada: Lallemand Inc (Montreal)
Svizzera: Danstar Ferment AG (Zug)


6. Descrizione delle attività previste
Campioni rappresentativi delle filiere cerealicole e leguminose (grano duro, avena, orzo, ceci, lenticchie) tipiche dell’ambiente mediterraneo e della diversità progressivamente rilevata nel PA1, saranno utilizzati, anche al fine di trarre best practices nella gestione delle biotecnologie in funzione degli esiti sperimentali della linea di ricerca PA1, per la formulazione di alimenti modello caratteristici dei derivati dei cereali nei sistemi mediterranei: i) impasti acidi; ii) bevande funzionali (es. yogurt-like, kefir-like); iii) pasta; iv) couscous. Approcci biotecnologici saranno utilizzati, compatibilmente con il processo produttivo, per la valorizzazione sostenibile della qualità tecnologica, nutrizionale, funzionale, organolettica e per incrementare la shelf life e la sicurezza degli alimenti modello proposti.

Problematica progettuale: definizione dei modelli e regime delle tecnologie ad esse connessi. Soluzione proposta: prove sperimentali su impianti pilota. Attività previste:
- ottimizzazione della formulazione di impasti acidi,pasta e couscous addizionati con farine di cereali minori e/o leguminose
- ottimizzazione della formulazione di bevande funzionali: a) yogurt-like mediante fermentazione degli sfarinati cerealicoli e/o leguminosi e/o loro miscele; b) kefir-like (Silva Fernandes et al. Food Chem 2017;229:373-80) mediante fermentazione del “latte” da cereali e/o legumi e/o loro miscele con kefir starter e batteri lattici

Problematica progettuale: incremento della qualità nutrizionale degli alimenti modello mediante soluzioni sostenibili. Soluzione biotecnologica proposta: arricchimento di vitamine del gruppo B di origine microbica mediante bio-fortificazione in situ; ottimizzazione delle fermentazioni al fine di i) ridurre il contenuto in amido e in acido fitico, ii) incrementare la biodisponibilità di polifenoli e il potere antiossidante; determinazione dell’impatto delle risorse microbiche utilizzate sui principali parametri nutrizionali dell’alimento. Attività previste:
- selezione di batteri lattici over-produttori naturali di riboflavina mediante esposizione all’analogo tossico roseoflavina ed identificazione di batteri lattici produttori di acido folico
- analisi molecolare della regolazione dell’operone rib ai fini di ottimizzare la produzione di vitamina B2
- ottimizzazione delle condizioni fermentative per l’arricchimento in situ degli alimenti mediante incremento del contenuto in vitamina B2 e B9
- selezione di ceppi di batteri lattici con attività amilolitica e capacità di degradare fattori antinutrizionali (es. acido fitico)
- ottimizzazione delle condizioni fermentative per incrementare la biodisponibilità di polifenoli ed il potere antiossidante dell’alimento
- valutazione dell’impatto delle colture microbiche sui principali parametri nutrizionali degli alimenti modello (Russo et al. LWT Food Sci Technol 2016;68:288-94)

Problematica progettuale: incremento della qualità funzionale degli alimenti modello mediante soluzioni sostenibili. Soluzione biotecnologica proposta: valutazione dell’impiego di microrganismi probiotici nelle matrici di interesse; analisi del potenziale prebiotico delle matrici oggetto di studio; determinazione, mediante simulatori, dell’impatto del transito oro-gastrointestinale sui principali parametri funzionali dell’alimento. Attività previste:
- analisi in vitro del potenziale probiotico delle risorse microbiche impiegate nel progetto
- valutazione dell’attitudine delle matrici oggetto di studio nel veicolare potenziali ceppi probiotici mediante analisi della loro vitalità i) durante la shelf life dell’alimento; ii) sottoponendo l’alimento ad una simulazione in vitro delle condizioni del tratto oro-gastrointestinale
- valutazione in vitro dell’effetto prebiotico delle matrici utilizzate e/o loro frazioni
- valutazione mediante Simulatore Gastrointestinale (es. SIMGI®) del metabolismo di fattori nutrizionali ed antinutrizionali, biodisponibilità di composti bioattivi, effetto protettivo e/o prebiotico della matrice alimentare

Problematica progettuale: incremento della shelf life e della sicurezza degli alimenti modello e/o loro mantenimento con un ridotto utilizzo di additivi mediante soluzioni sostenibili. Soluzione biotecnologica proposta: impiego di microrganismi a status QPS per il biocontrollo di microrganismi alteranti e/o patogeni. Attività previste:
- valutazione in vitro dell’attività antagonista delle risorse microbiche impiegate nel progetto e/o di isolati da campioni forniti nel quadro delle attività PA1 (es. microflora epifitica) contro un panel di microrganismi rappresentativi dei principali spoilage e patogeni comunemente associati al settore cerealicolo
- caratterizzazione dei meccanismi molecolari alla base della sintesi di metaboliti antimicrobici ai fini di ottimizzarne l’effetto
- valutazione in vivo delle potenzialità dei migliori ceppi con attività antimicrobica in coltura pura e/o loro miscele i) nella estensione della shelf life e/o nel suo mantenimento con un ridotto uso di additivi rispetto alle condizioni standard utilizzate per le produzioni interessate; ii) nell’inibizione di ceppi rappresentativi dei principali microrganismi patogeni del settore

Problematica progettuale: incremento della qualità organolettica degli alimenti modello mediante soluzioni sostenibili. Soluzione biotecnologica proposta: selezione delle risorse microbiche impiegate nel progetto e/o microflora autoctona in alternativa all’utilizzo di starter microbici. Attività previste:
- valutazione dell’effetto dei β-glucani di orzo ed avena nel migliorare le caratteristiche reologiche dei prodotti in alternativa all’utilizzo di addensanti
- determinazione dell’effetto di ceppi di batteri lattici produttori di esopolisaccaridi nel migliorare le caratteristiche reologiche dei prodotti in alternativa all’utilizzo di addensanti (Pérez-Ramos et al. Int J Mol Sci 2017;18:1588)
- design di colture starter a partire da ecotipi isolati da fermentazioni spontanee associate a produzioni tradizionali, tipiche, artigianali e ad Indicazione Geografica allo scopo di migliorare le proprietà organolettiche
- analisi del volatoma per la valutazione dell’impatto sul profilo sensoriale del prodotto delle modalità sperimentali analizzate nel progetto mediante tecniche di direct-injection mass spectrometry (Capozzi et al. Molecules 2016;21:483)
- analisi sensoriale del prodotto mediante allestimento di panel test, previo addestramento di una giuria di assaggiatori

Problematica progettuale: analisi integrata dei microrganismi di interesse commerciale e scale up industriale. Soluzione biotecnologica proposta: valutazione della sicurezza microbiologica basata su approcci genomici. Attività previste:
- sequenziamento del genoma completo dei microrganismi di interesse
- genome-driven safety assessment (Salvetti et al. Appl Microbiol Biotechnol 2016;100:4595-605)
- sperimentazione preliminare su impianti pilota

A supporto della capacità di sostenere e sviluppare, sia dal punto di vista tecnico che organizzativo, l’attività proposta nel PA2, è utile sottolineare che il D.to SAFE dell’Ateneo foggiano, autorizzato dalla Commissione Europea all’utilizzo del logo 'HR Excellence in Research', presenta i) una dotazione infrastrutturale considerevole (https://www.agraria.unifg.it/it/dipartimento/informazioni-generali/laboratori-di-ricerca) ed ulteriormente potenziata nel quadro del progetto PON Pl.a.s.s. (http://ponplass.it/), e ii) numerosi impianti pilota per produzioni alimentari raccolti in core facilities dedicate (https://www.unifg.it/node/11201). Nel quadro delle attività relative al PA2 è prevista la selezione di n. 1 unità di ricercatore (linea 1 mobilità) con esperienza nel settore della microbiologia degli alimenti e nella selezione e caratterizzazione di microbial food cultures per la formulazione di alimenti funzionali e ad elevato valore aggiunto nell’ambito del settore cerealicolo.


7. Aspetti di coerenza della richiesta con l’area di specializzazione prevalente
Le produzioni cerealicole rappresentano un settore trainante del comparto agroalimentare nazionale rilevante per la nutrizione e la salute dei consumatori. La presente linea di ricerca ambisce a migliorare la competitività di questo specifico settore dell’area di specializzazione Agrifood della SNSI i) realizzando new product design di formulati innovativi, ii) migliorando qualità nutrizionale e funzionale, iii) prolungando conservazione e sicurezza attraverso soluzioni biotecnologiche, iv) potenziando gli elementi di tipicità organolettica.
Coerentemente con le traiettorie tecnologiche (TT) di sviluppo a priorità nazionale dell’area tematica “Salute, alimentazione, qualità della vita”, gli obiettivi saranno perseguiti esplorando soluzioni che sperimentano applicazioni nel campo delle biotecnologie alimentari (TT: Biotecnologie, bioinformatica e sviluppo farmaceutico). Tali approcci si basano i) sulla preservazione ex-situ e sulla valorizzazione della biodiversità microbica, ii) su bio-produzioni in situ, eliminando o riducendo l’aggiunta di composti chimici di sintesi. In tutti i casi, la finalità è quella di migliorare qualità organolettica, nutrizionale, funzionale, conservabilità, e sicurezza senza impattare sul numero di ingredienti in etichetta, facilitando un regime di innovazione consumer-oriented e un reale miglioramento della sostenibilità ambientale, economica e sociale delle produzioni agrofood nei sistemi produttivi (TT: Nutraceutica, Nutrigenomica e Alimenti Funzionali; TT: Sistemi e tecnologie per il packaging, la conservazione e la tracciabilità e sicurezza delle produzioni alimentari).
In sintonia con gli orientamenti comunitari, il rispetto dei principi orizzontali (sostenibilità, parità di genere, non discriminazione) sarà garantito sia nel merito scientifico delle attività del PA2, che dall’implementazione di politiche in termini di risorse umane coerenti con il riconoscimento 'HR Excellence in Research' conferito all’Ateneo foggiano.


8. Dotazione aggiuntiva di ricercatori a tempo determinato di linea 1 (Mobilità dei ricercatori)

1


8a - Tabella dei costi per i ricercatori di linea 1

N. mesi fuori sede Costo mesi fuori sede Costo mesi in sede Costo totale ricercatore linea 1
1. 15 5.405,46   € 4.805,46   € 181.996,56   €
TOTALE 181.996,56   €


9a – Dotazione aggiuntiva di ricercatori a tempo determinato di linea 2.1 "Attrazione dei ricercatori"

0


9b- Tabella dei costi per i ricercatori di linea 2.1
N. ricercatori Costo mensile Totale
0 5,405.46    € 0    €


9c – Dotazione aggiuntiva di ricercatori a tempo determinato di linea 2.2 "Attrazione dei ricercatori"

0


9d- Tabella dei costi per i ricercatori di linea 2.2
N. ricercatori Costo mensile Totale
0 5.405,46  € 0  €


10. Costo complessivo dell'attività di ricerca
Costo totale linea 1 181.996,56   €
Costo totale linea 2.1 0   €
Costo totale linea 2.2 0   €
TOTALE 181.996,56   €



Dichiarazioni


x Nell'adeguamento del servizio alla normativa riguardante la semplificazione e razionalizzazione dei flussi documentali nella Pubblica Amministrazione, il proponente (Referente di progetto) dichiara di accettare, come di fatto accetta, la modalità di trasmissione per via esclusivamente telematica attraverso il sito https://aim.cineca.it, e di eleggere, fino a nuova disposizione, il proprio indirizzo di posta elettronica come domicilio elettronico
I dati contenuti nella domanda di finanziamento sono trattati esclusivamente per lo svolgimento delle funzioni istituzionali del MIUR. Incaricato del trattamento è il CINECA- Dipartimento Servizi per il MIUR. La consultazione è altresì riservata ai proponenti, al MIUR - D.G. per il coordinamento, la promozione e la valorizzazione della ricerca - Ufficio III ed ai panel di valutazione. Il MIUR potrà anche procedere alla diffusione dei principali dati economici e scientifici relativi ai progetti finanziati


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